lunedì 13 aprile 2015
Afronauta
Picasso ebbe il suo "periodo africano", e anch'io. La mia arte non è la pittura, o la scultura, ma la tuttologia, che di tutte le arti è madre, padre, zia, zio, nonna, bisnonna, e un infinito eccetera.
Del mio periodo africano sono esploratore e navigatore, sono, in una parola, un afronauta. Sto leggendo un bel libro di storia, Africans. The History of a Continent, di John Iliffe. Una di quelle grandi sintesi che a lettura conclusa ti senti non solo più colto, ma anche più buono.
E da poco ho terminato un libro veramente bello, una storia culturale dell'architettura italiana nelle colonie. Si intitola Moderns abroad, di Mia Fuller, che insegna all'Università di California a Berkeley.
Per meglio esplorare lo spazio coloniale, oggi il postino mi ha consegnato una copia della "Guida dell'Africa Orientale Italiana", del '38. Se ne parla qui.
Vi si trova una mappa di Addis Abeba che ancora non mostra i segni del nuovo piano regolatore. Si vedono anche i "Bagni termali", dove purtroppo non riuscii ad entrare, ma per poco.
Sino ad ora ho trovato quasi tutto quel che cercavo. Purtroppo è irreperibile il casco in sughero per il mio prossimo viaggio. La guida dice che per l'Africa ci vuole.
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