domenica 28 agosto 2016
Al traino
A me l'Accademia della Crusca sta sempre più simpatica:
"Nell'università sono ormai di larghissimo uso parole come 'abstract' per sommario o talora sintesi, 'feedback' (esempio 'cultura del feedback') per riscontro, 'road map' per piano operativo, cronoprogramma, 'deadline' per termine ultimo, scadenza. "Non si tratta di termini tecnici specialistici della vita universitaria, né di anglismi incipienti, perché ormai sono di largo corso - sostengono i linguisti della Crusca - in questo caso un’istituzione che dovrebbe essere all’avanguardia pare invece al traino di altri centri egemonici, quasi nel tentativo di mostrare così di aver compensato almeno verbalmente la propria staticità". (*)
Ho sofferto per il "teaching hub" (vedi qui), per non parlare della spending review (vedi qui e qui).
Ma forse, e paradossalmente, la Crusca ha torto perché non considera gli aspetti meta-linguistici del problema. Questi abusi linguistici ci consentono di identificare nel comunicante un irrimediabile cazzone, e così di evitare un'ingiustificata agitazione. Mentalmente, rimaniamo stravaccati sul divano, in mutande e con la birra in mano. In attesa, che so io, di un qualche jobs act che ci risolva la giornata.
(*) L'Accademia della Crusca: "Basta con gli inutili termini inglesi aziendali", Adnkronos, 18 agosto 2016.
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Leggerlo è stato una vera e propria goduria.
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