
Al 50 presi in affitto un monolocale ad un prezzo di gran favore. Lo tenni per cinque anni, ma vi abitai però saltuariamente, perché allora per lo più vivevo in California a San Diego. Il portone era sempre aperto e non c'erano i campanelli. Le istruzioni che davo a chi mi visitava per la prima volta erano:
- Entra e percorri il corridoio, sino a un cortiletto
- Supera il cortiletto. In un ulteriore corridoio, a sinistra c'è una scala. Sali sino a una porta inferriata.
- Una volta lì, urla: "Lucio!"
Vivevano, nei tre corpi di edifici, una pazza che parlava col cane e coltivava maria, alcuni tossici (e altro) a tempo parziale (l'altra parzialità, in carcere), e io, in tutta la mia normalità borghese.
Ora ci sono i campanelli, e sul portone di fianco hanno dipinto il viso di una ragazza. Bello, no? La foto è di Claudio Caprara, che non conosceva questa storia, e che da me ha sempre tanto da imparare. Tanto quanto? Dipende dall'entità del cammino: per lui, ho storie dai cento metri in su.
PS. Ah, Claudio: era il portone del 50 che dovevi fotografare, non del 52!
Nessun commento:
Posta un commento