Di là dal Po.
Bicicletta, con Fortezza di Stellata. Casa. Volatile.
Di là dal Po.
Bicicletta, con Fortezza di Stellata. Casa. Volatile.Anni fa raccontavo la mia teoria dell'Università come "terapia occupazionale", per tenere noi professori lontano dalla strada (Shining.edu: una breve descrizione). Ne ero orgoglioso e mi dava gusto osservare la faccia dei colleghi, che raramente si divertivano (e si divertono) quando mi ascoltano.
Quando raccontai la mia teoria a D*, in buona sostanza mi accusò di plagio, affermando che già la si trovava in Stoner, di John Williams. Si trattò di un caso di plagio telepatico, perché lessi quel libro solo in seguito.
Essendo il tema sempre terribilmente (aggettivo scelto con cura) attuale, mi ha punto curiosità di rileggere quel brano e, sempre grazie a D*, l'ho ritrovato.
Ma che bello Stoner. Ed è un po' doloroso - come tutto quel che dice il vero - per chi lavora qui, a Shining.edu.
"And so providence, or society, or fate, or whatever name you want to give it, has created this hovel for us, so that we can go in out of the storm. It's for us that the University exists, for the dispossessed of the world; not for the students, not for the selfless pursuit of knowledge, not for any of the reasons that you hear. We give out the reasons, and we let a few of the ordinary ones in, those that would do in the world; but that's just protective coloration. Like the church in the Middle Ages, which didn't give a damn about the laity or even about God, we have our pretenses in order to survive. And we shall survive--because we have to."
Finch shook his head admiringly. "You sure make us sound bad, Dave."
"Maybe I do," Masters said. "But bad as we are, we're better than those on the outside, in the muck, the poor bastards of the world. We do no harm, we say what we want, and we get paid for it; and that's a triumph of natural virtue, or pretty damn close to it."
John Williams, Stoner
Insegnare ad analizzare i dati in Italia non solo è inutile: è dannoso. I numeri da noi hanno un significato unicamente retorico, e di abbellimento grafico, grazie alle loro linee originalmente ricurve.
Chi cerca di fare usare i numeri per quel che apparentemente sono, e coma misura di fenomeni, disturba un tale sentire condiviso, e solo ottiene di rendersi antipatico.
La Stampa, oggi:
E per tale Agnese Ananasso, su La Repubblica di ieri, 1/5 = 31% = 26 mila /49 mila. Olé.