Elezioni

Non ho mai seguito il calcio, non ne capisco la tifoseria, ma ne posso intuire la natura quando ci sono le elezioni politiche. Queste poi... settimane a raccogliere, diffondere e discutere con amici e conoscenti sondaggi riservati, quando l'ultimo Pieopoli e' come la figurina che ti manca per chiudere l'album. Erano figurine taroccate, e non stupisca in quest'Italia.

Pochi commenti.

Che il centro-destra abbia perso per una legge elettorale che ha voluto, con una forzatura innegabile, e con il voto degli italiani all'estero e la retorica fascio-Tremagliana, è sublime. In inglese si direbbe: too smart for their own good.

Gran parte dell'intellighenzia vota centro-sinistra. Che bella la foto dei ricercatori del MIT, Boston, che al seggio avevano appena votato "da coglioni" (pubblicata da Repubblica.it qualche giorno fa). Che intellighenzia siamo, se non ci portiamo dietro il Paese. Un'intellighenzia di peracottari, speculare alla mediocre classe dirigente del centro-destra.

In tutto questo svetta Berlusconi, che senza aver mai letto Gramsci, l'egemonia culturale l'ha cercata e ottenuta. Se lui ha le televisioni, e il centro sinistra no; se lui ha avuto un progetto culturale, e gli altri no, non è certo per il destino cinico e baro.

Se il centro sinistra, problemi di numeri al Senato a parte, governerà con la stessa abilità dimostrata nel condurre la campagna elettorale, stiamo freschi.

Previsioni. La buona notizia, a meno di sorprese nei prossimi mesi diffcili. Nel centro destra inizieranno le lotte intestine. Sotto traccia all'inizio, poi all'aperto. L'unica speranza di superare Berlusconi, che è una disgrazia per Italia, ma che è il politico di maggior livello in questi anni, e' che lo facciano fuori i suoi alleati.