Il libro, di carta. La lettura, sei tu contro di lui, è questione privata, l'elettronica può farsi fottere. E' vero che il libro è un processo (vedi sotto), ma il processo è semplice: tu e lui, lotta fisica.
Poi, la memoria del libro, è digitale. Lo riprendi, lo cerchi, lo colleghi. E le biblioteche di carta per quel che mi riguarda le puoi anche mettere a Farenhiet 451. Poi c'è il feticismo per la memoria della lettura. Va bene, qualche libro selezionato lo si può anche salvare, nella scansia a fianco dei soprammobili, per fare vedere agli ospiti che non si è dei buzzurri totali. Di fianco alla collezione degli Harmony.
"(...) Mais, comme on pouvait l’imaginer, le lancement de ce nouvel appareil électronique suscite des discussions passionnées sur le futur du livre.
Dans le Newsweek de cette semaine (c’est l’article de couverture) Steven Levy met en avant les avantages du livre connecté, des textes reliés les uns aux autres, du livre comme processus plus que comme produit, etc."
Livre 2.0: débat et passions, blog di Francis Pisani, 20 novembre
Guarda questo aggeggio farà la stessa fine di quelli che lo hanno preceduto*
RispondiEliminaaiuto sono vittima di anobizzazione acuta. Almeno è più economico che acquistare un Livre2.0*
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