Questa è la mia prima poesia in spagnolo, anzi a pensarci bene è la prima poesia che scrivo in vita mia.
L'ho scritta per la classe di spagnolo.
Ci sono un po' di malas palabras, ma la mia ricerca linguistica non può fermarsi davanti alle convenzioni.
E poi scusate, Dante come si esprimeva quando girava tra i rotoli dell'inferno?
Al ladrón de mi bicicleta
Que tu cara se transforme en un caballo
Y que el caballo se vaya
Que tu testículo derecho se vuelva en la pelota del partidazo de copa
Y el izquierdo – no creo que lo tienes
Que tus piernas se entrelacen con serpientes
Y que lo serpientes se coman tu polla
Pero la polla – no creo que la tienes
Como te gustan las bicicletas,
Que tu huesos se hagan redundo
Y tu trasero se transforme en el sillin
Que tu cerebro infle los neumáticos
Pero vaya! Te irás desinflado
Que tus brazos se hagan manillar
Y que todo el tiempo te hagan caer
Que tú al final te transformes en ti mismo
Y eso es lo peor que te pueda pasar.
Mi ricordi Albanese a Su la testa.
RispondiEliminaMa la bici te l'hanno fregata davvero, o è una licenza poetica?
No, ancora non me l'hanno rubata, l'ho scritta per portarmi avanti
RispondiEliminaMe has hecho reir mucho, pronto te convertiras en el maestro de la rima.
RispondiEliminaEmbeh, questo sforzo poetico ti ha lasciato esausto? Qui non scrivi più niente d'altro?
RispondiEliminasono sommerso dal lavoro. sai che non ci sono abituato e quando accade perdo il controllo di tutto, persino del mio blog
RispondiEliminaa me ricorda un po' cecco angiolieri e un po' iacopone da todi: "o segnor per cortesia, manname la malsania..."
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