sabato 25 luglio 2015

I soldi che puzzano



Secondo questo articolo de L'Inkiesta, "Il principale finanziatore della fondazione renziana è il colosso del tabacco internazionale British American Tobacco, con 100mila euro versati".

Bisogna ammettere che Renzi è stato bipartisan. Andò ad inaugurare a Crespellano la fabbrica della concorrente Philip Morris (vedi foto, dallo slogan surreale).

La British American Tobacco, secondo il citato articolo de La Republica, avrebbe pianificato "un miliardo di investimenti in 5 anni [...] per l’Italia, di cui 500 milioni finiranno in commesse per il gruppo Coesia di Isabella Seragnoli e alle bolognesi Gima e Montrade".

La politica non si dovrebbe fare finanziare da chi produce sigarette.

PS. Emerge che dei 64 "pensatoi" censiti da Open Polis (vedi qui), risulterebbe che "Una sola fondazione ha pubblicato, seppur con delle limitazioni, l’elenco dei propri finanziatori con l’importo esatto donato: la Fondazione Open [che fa riferimento a Matteo Renzi]".

E' un effetto perverso: si è più trasparenti degli altri, e si ricevono più critiche, tra le quali le mie.

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