giovedì 29 gennaio 2015

Ironia



Lo incontrai nel '96. Eravamo in due, e anche loro erano in due. Sergio Mattarella era con Leopoldo Elia, e ci accolsero in Piazza del Gesù, in quella che era stata la sede della Democrazia Cristiana. In seguito alla scissione si erano divisi il palazzo, e questo ci raccontò Mattarella, indicandoci, mi pare di ricordare, lungo il corridoio un confine invisibile.

Mentre descriveva quella situazione, incresciosa e un po' patetica per via del contenzioso che da quel divorzio democristiano era seguito, mi parve di notare un sorriso ironico.

E' passato molto tempo e ci vuol prudenza, ad attribuire questo o quello a chi rischia di diventare Presidente della Repubblica. Ma mi piace pensare che lessi bene, in quel viso, e che ben ricordo. Un buon senso dell'ironia sarà utile, a Mattarella, se oggi gli andrà male, e come dote, mi pare che ben si addica anche a un Presidente.

martedì 20 gennaio 2015

Ci vuole tanto tempo



"Mr. Keenan had spent 15 days holed up in a hotel room in Honolulu as the president vacationed nearby, and seven more in a windowless office in the basement of the West Wing trying to turn a blank computer screen into a 6,000-word State of the Union first draft. The lonesome process had finally gotten to him."

Per scrivere un buon discorso ci vuole tanto tempo.

State of the Union Speechwriter for Obama Draws on Various Inspirations, Michael S. Schmidt, The New York Times, 19 gennaio 2015.

venerdì 16 gennaio 2015

Matteo, chiamami



La porta sbattuta e i panni lavati in piazza: Andrea Marcolongo, la ex-speechwriter di Matteo Renzi, ha deciso così.

Le battute possibili sono numerose.

Con riferimento al temino che recitò alla Leopolda (sopra): "si potrebbero aprire le finestre la mattina, e dire, ma quand'è che mi pagano".

E poi: caro Matteo, chi risparmia, paga due volte.

E inoltre: una che ha studiato con Baricco, nemmeno gratis. Appunto.

In realtà ho il solito doppio fine: sollevo la questione perché intravedo un'opportunità per me.

Matteo, io a scrivere discorsi son più bravo di questa. Discorsi, dico, non temini.

Matteo, parliamone. Te l'ho già detto qui: Ci diamo un giro di 180 gradi, alla comunicazione e all'azione di governo. Matteo, chiamami: insieme faremo grandi cose.


Andrea Marcolongo, la ex ghost writer di Renzi denuncia: "Mai stata pagata". Di Guido Del Duca, Polisblog, giovedì 15 gennaio 2015

L'effetto dei sedani



Pranzo di lavoro in ristorante naturista dove non andavo da anni. Alla cassa per pagare: novantadue Euro. "Ha bisogno della ricevuta? Altrimenti, le faccio lo sconto di quattro Euro".

Io non so se sia il privarsi della carne, o se sia la porcheria che si trova nei sedani, ma qui si dimostra che l'evasione fiscale è almeno in parte una questione di dieta sbagliata.

martedì 13 gennaio 2015

Brinkmanship



Certe parole è meglio importarle. Come tradurre, per esempio, brinkmanship, "the practice of causing or allowing a situation to become extremely dangerous in order to get the results that you want" (Webster).

Mi pare che solo con un esercizio di brinkmanship si possa smuovere la situazione europea - dopo sette annni di crisi, con debiti pubblici che difficilmente potranno essere ripagati in assenza di inflazione e, nel caso spagnolo, un debito estero preoccupante.

Per questo c'è da sperare che in Grecia vinca Tsipras, e in Spagna, Podemos. Senza troppe illusioni (non è detto che, se vinceranno, avranno voglia o potranno spingersi sino all'orlo del burrone), ma con quelli che ci governano ora non si va da nessuna parte.

domenica 11 gennaio 2015

Parigi radiosa



Vidi Parigi per la prima volta pochi giorni dopo l'esplosione di Chernobyl. Solo si parlava della nube radioattiva, da noi. In Francia, invece, sembrava che non esistesse: in un paese così radiosamente nucleare, i media divengono selettivi nel trattare questioni atomiche, che vuol dire, infinitamente piccole.

Arrivai a Parigi al termine di un viaggio in autostop che era durato, ricordo ancora, 29 ore. Fu anche la prima (ed unica) volta in vita mia che dormii nella cuccetta di un camion. Voi avete mai dormito nella cuccetta di un camion? Così, per chiedere.

In Spagna chiamarono "afrancesados", termine molto dispregiativo, i "traditori" che sostennero il re José Bonaparte, fratello di Napoleone. Ma i veri traditori, dell'umanità, erano gli altri, e la Spagna pagò cara la vittoria di quei clerico-reazionari.

Oggi non sono a Parigi. Mi sarebbe piaciuto andarci in autostop, ma chi fa più l'autostop, di questi tempi. E' sempre bello però manifestare in favore dei valori laici repubblicani, dell'illuminismo e della Rivoluzione francese. Così oggi mi sento anch'io molto afrancesado. E in una giornata così, mostra di temperata follia sarebbe non credersi Napoleone, ma soltanto suo fratello.

L'immense manifestation à Paris en images. Le Monde, 11 gennaio 2015.

mercoledì 7 gennaio 2015

Bologna è in attesa



Vitali.

Guazzaloca.

Cofferati.

Delbono.

Merola.

Come prossimo sindaco, a Bologna si fa il nome dell'attuale rettore dell'università, Ivano Dionigi (vedi ieri sul Corriere di Bologna, e la mia quasi-anticipazione la settimana scorsa).

Ci stiamo preparando per l'invasione di cavallette.

sabato 3 gennaio 2015

Speechwriters United



Molti anni fa, seduto nell'ufficio di un noto lobbista, gli proposi di formare un convivio internazionale: l'associazione degli speechwriter o, come si dice talvolta, dei negri.

Nella mia proposta vi era una venatura di goliardia: coordinando la scrittura dei discorsi dei politici in giro per il mondo, l'associazione avrebbe potuto reggerne le sorti. Le scie chimiche? Nulla, in confronto. Più realisticamente, avremmo potuto promuovere una riflessione internazionale sui diversi modi di scrivere discorsi.

Purtroppo, non se ne fece nulla. Peccato. Avrei forse trovato una risposta a un interrogativo che mi pongo da tempo: i discorsi "all'americana" funzionerebbero in Italia?
Mi riferisco per esempio ai riferimenti biblici, e ai prestiti dalle tecniche dei predicatori neri: una ripetitività fortemente ritmata, che è la cifra del discorso "I have a dream" di Martin Luther King, ma che traspare anche nell'Obama migliore. E' un artificio che garantisce un ritmo, e il ritmo in un discorso è quasi tutto. Si noti, alla Convention democratica del 1984, il modo in cui Mario Cuomo pronuncia per la prima volta la frase "a shining city on the hill", attorno alla quale ruota la sua narrazione: è il tono di un predicatore nero, di un black baptist.

Pochi giorni fa è morto Mario Cuomo. Sul New Yorker, Jeff Shesol svolge alcune considerazioni sui suoi discorsi (vedi qui).

Jeff Shesol fu un importante autore per Bill Clinton, e senza dubbio lo avremmo invitato a far parte della nostra associazione, se l'avessimo realizzata.

Da molto tempo non sono più uno speechwriter. A dire il vero, capita ancora che dia una mano, ma unicamente a titolo gratuito - sarà che mi rendo conto di esser solo un dilettante. Se state meditando di candidarvi alla carica di caposcala, contattatemi in privato.

La comunity della reunion



La mia università ha deciso di creare la comunità dei suoi studenti, e per questo ha creato un nuovo sito: questo. "Entra nella community", invita, e pone un bel conto alla rovescia con day, hours, minutes, e seconds. Il tempo da noi scorre in inglese. Dalle ore in giù, al plurale; i day sono invece singolari, pur mancandone svariati.

E si sta organizzando una reunion, invece di una più prosaica riunione, con tanto di entrata nella community, credo da non confondersi con l'italiana comunità.

Il 19 dicembre scorso hanno inviato un messaggio di posta elettronica, immagino a qualche decina di migliaia di persone, per invitare a entrare nella comunity, con una sola m (vedi l'immagine). Forse chi ha scritto il messaggio è stato tradito dal subconscio, che lo tirava verso la lingua patria, e ne è uscito un pasticcio, da non confondersi col francese pastiche.

Un paio di mesi fa han chiamato le nuove aule del campus di Forlì il teaching hub (vedi qui. Stan perseguendo una strategia precisa: l'albertosordizzazione della più antica università del mondo.

Recentemente la mia università ha approvato un nuovo codice etico. C'è stata qualche polemica, a mio avviso esagerata, per via dell'articolo 15, comma 4, che recita: "L’Università richiede a tutti i componenti della comunità di mantenere un comportamento rispettoso delle libertà costituzionali, del prestigio e dell’immagine dell’Istituzione, anche nell’utilizzo dei “social media”".

Nella vicenda della comunity per la reunion countdown day hours etcetera, vi sono gli estremi per un'azione disciplinare nei confronti dei promotori dell'iniziativa, che è chiaramente irrispettosa del prestigio e dell'immagine dell'istituzione.

Si pone però un problema. Infatti, recita l'articolo Art 43, comma 1, del nuovo Codice etico: Le violazioni delle norme contenute nel presente Codice [...] sono valutate dal Rettore.

Strada senza uscita, anzi, dead end.

giovedì 1 gennaio 2015

Tentudía

A proposito del Monastero di Tentudía, che si trova su un monte nel sud dell'Estremadura, c'è tutta una leggenda legata alla riconquista.



Abbiamo anche constatato un miracolo: la trasformazione del concetto in vino, addirittura imbottigliato.



Su questo miracolo ci siamo concentrati.



E concentrati.



Elaborandolo ulteriormente.



E rinnovandolo, anche nella clandestinità.



Si era partiti dalla stazione di Santa Justa a Sevilla. Gli spagnoli sono degli organizzatori eccellenti, come si evince dai dettagli. Per arrivare alla nostra meta, dieci chilometri a piedi.



A fine giornata, eravamo al di sopra di tutto.