venerdì 4 marzo 2016

Sette capitali

In dieci giorni, dal 19 al 28 febbraio scorso, ho visitato sette capitali.

Milano, capitale del nord




Sul frontone della Stazione centrale si legge "era di Cristo", e sotto si intravede "era fascista". C'è ancora spazio libero per segnare altre modifiche, integrazioni, stratificazioni.



Ho visitato la nuova area di Stazione Garibaldi. Bella l'idea di erigere un circo, ma ho trovato più scontati i grattacieli.



Enrico mi aspettava in Piazza Gae Aulenti.



Con lui siamo andati a vedere la Ca' Brutta di Muzio, poi altrove, e in altri edifici di Muzio abbiam concluso: l'Università Cattolica, che mi regalò bei ricordi (non corrisposti). La foto dimostra che io mi adatto ai miei ospiti, sono mimetico e a volte persino camaleontico.

Torino, capitale ad memoriam



Terminato il lavoro in Cattolica, in serata sono arrivato a Torino. Dopo una bella cena con Lia, Fabio e Lara, mi sono trovato in una stanza con un vecchio juke-box. C'era anche una bella vista del Po, dal terrazzo, ma ve la risparmio perché scontata.



La mattina dopo, andando all'università ho incontrato l'edificio di un vecchio opificio militare. Sono strutture che mi incuriosiscono.



Terminata la lezione, con Lia ho visitato il museo egizio. Qui, fuori dal museo, sono camuffato da grande statua. Io sono quello in primo piano.



Abbiamo appurato che anche gli antichi egizi si ficcavano le dita nel naso.



Questa è la bella Torre Littoria, in un'ardita prospettiva da Piazza San Carlo. In essa si trova una nota istituzione alla quale sono grato, perché mi finanziò il dottorato a San Diego.

Roma, capitale universale

Per strada ho preso il caffé con Claudio, che doveva andare in Cina da Beppe. Abbiamo parlato di Cina e gli ho raccontato i miei piani.



Dalla Spagna, Andrea mi dava istruzioni telefoniche in diretta su come meglio visitare il museo degli scatoloni del Presidente Rouhani, detto anche "Musei Capitolini". "Per prima cosa, vai all'ultimo piano, prendi un caffé al bar e bevitelo nel terrazzo". Questo è.



Seguendo le istruzioni di Andrea ho visto tante cose, e tra queste il Tabularium, che era l'archivio. C'è un tunnel sotto la piazza, con una derivazione che porta a questa incredibile terrazza, dalla quale ti viene voglia di convocare le dieci legioni che ti ha concesso il Senato e di muovere verso quella parte di Germania che tutt'ora ci elude.

Forlì, capitale della Romagna e suo centro d'irradiazione culturale



A Forlì gradualmente stiamo tornando alle abitudini dei romani. Per ora, tonalità scure, ma coi primi caldi inizierò ad indossare routinariamente la toga praetexta. E' tutto un ragionamento complessivo che sto seguendo.

Bologna, capitale ferroviario-aeroportuale

Da Bologna ci si muove bene. Per non essere ingiusto, aggiungo che c'è una piscina dove nuotare e dei bei colli dove correre. Per il resto, è una capitale momentaneamente confusa.

Sevilla, capitale dei traffici transatlantici



Già trattata qui più volte in queste pagine. Ora, invio solo una cartolina: un ricordo di Cristoforo Colombo che in questo monastero pregava.

Barcelona, capitale di cosa

All'inizio delle Ramblas c'è un'altissima colonna con sopra un Cristoforo Colombo che punta il dito verso il mare ma non si sa bene dove: forse la Sicilia o la Tunisia. E' un Colombo che, grazie alla sua confusione, ricompone quel suo errore e indica, chissà correttamente, oltre la prima terra ferma, l'India desiderata. Così, confusa e incerta, pare oggi Barcellona, capitale non si sa bene di cosa.



Qui ora per divertirsi tirano con l'arco, ma qui Franco fece uccidere Companys, creando un martire.



Ricorderò la salita sino a Montjuc, e la vista del mare da lassù.



El hombre del butano. Che in spagnolo ha un significato simpatico.



In questa manifestazione casualmente ho incontrato Alex(andra), che non vedevo da diversi anni.

Conclusione

Sette capitali in dieci giorni, e l'altro giorno sono tornato a Roma in una bellissima giornata di sole. Sono andato ai Musei Vaticani, con un gran giro a piedi, e ho calcolato che complessivamente da mattina a sera ho camminato 25 chilometri.

Mi permetto di invitarvi: iniziate anche voi, nella vostra vita, una fase turistica e deambulatoria. Iniziare, dico, perché non è che nei miei giri vi incontri spesso.

Nessun commento:

Posta un commento