mercoledì 28 settembre 2016

Perché dispiace



Dispiace per un motivo, che scrivo in fondo.

Dopo quattro mesi di silenzio, ieri il Rettore Ubertini ha parlato. C'è voluta una bufera mediatica per smuoverlo; il problema però non è di comunicazione (anche quello), ma di sostanza.

Ubertini non ha smentito una virgola dei fatti che ho riportato nella lettera ai miei studenti. E non ne ha chiarito nessuno.

In particolare, si è nuovamente rifiutato di raccontare la verità sul caso Lorenzini. Per non chiarire, "il Rettore pronuncia la parola magica: privacy", e "certamente [dei casi] non diamo evidenza pubblica, in futuro valuteremo" (*). Certamente. Vedremo. In futuro.

I valori che Ubertini comunica agli studenti non sono quelli che racconta in conferenza stampa, ma quelli che pratica. Quali: difesa della segretezza; rifiuto di raccontare una verità che, qua dentro, anche le pietre conoscono.

Per proteggere chi?

Perché dispiace. Perché da questa Caporetto, l'Università di Bologna ne esce danneggiata, e non è giusto, per il lavoro di tanti, che spesso è di altissima qualità.

(*) Luigi Ferrarella, "Sanzioni al prof per plagio. Il rettore: "c'è la privacy". Il Corriere della Sera, 28 settembre 2016, pg. 23.


2 commenti:

  1. Nel GR di in stamattina si asseriva che inviti a copiare.
    Cosa sostamzialmente diversa dal contenuto della tua lettera.
    Così, per giustificare la mia fama di "Precisetti"

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    1. Il TGR di oggi, 19:30, chiarisce che cosa "attende" i miei studenti: tra una settimana voteranno e deciderà la maggioranza. Ridaremo valore all'idea che siamo una "comunità di studenti e docenti". Decisioni per me non facili, ma penso che questa sia la strada corretta

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