lunedì 10 ottobre 2016

По Уссурийскому краю



По Уссурийскому краю, ovvero, "Nella terra degli Ussuri". E' il diario che racconta i viaggi di Vladimir Klavdiyevich Arsenyev nel 1902 e 1907 nell'estremo oriente russo.

Di Arsenyev scrive Michelle Nijuis sul New Yorker ("A fuller vision of Russia's Far East"):

"As an officer in the Imperial Russian Army, Arsenyev was charged with inventorying the natural resources and strategic advantages of the territory, which China ceded to Russia in the mid-nineteenth century. But he is best remembered for his popular accounts of his adventures, which transported his compatriots to forests and steppes where Chinese and Korean were spoken as often as Russian."

La Nijuis aggiunge:

"In one of the book’s most memorable scenes, Arsenyev and the tracker Dersu Uzala, a member of the indigenous Nanai people, are caught in a blizzard after Arsenyev disregards his companion’s warnings. Dersu Uzala takes charge of the situation, building a shelter out of a stand of reeds and, as Arsenyev freely admits, saving both of their lives. (In 1972, the Japanese director Akira Kurosawa made an Academy Award-winning film about the pair’s exploits.)"

Di Dersu Uzala abbiamo persino una foto, che ripropongo dal New Yorker, insieme alla didascalia: "Dersu Uzala, left, and another expedition member at a trapper’s cabin".

E così arriviamo al Dersu Uzala di Kurosawa, e io stesso sono colpito dalla quantità di collegamenti che si stabiliscono in queste pagine, e senza sforzo alcuno. Anzi, se qui c'è uno sforzo, è per mantenere le cose semplici e sotto controllo, che altrimenti questo blog sarebbe tutto uno schizzare fuori tangente, anziché l'esercizio di sobrietà che a tutti risulta.

Non ho letto По Уссурийскому краю. Da circa sei mesi sono impegnato con Anna K., ma quando avro terminato con lei (proprio oggi è andata di nascosto a trovare il figlioletto, nel giorno del suo compleanno), chissà che non decida di lanciarmi anche nella terra degli Ussuri, e di Dersu, che ne deve sapere a pacchi di escursioni; escursioni selvagge, come quelle che piacciono a me.

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