Forza Lukashenko

Fabietto (cliccare sulla foto per farsi un'idea precisa) mi scrive che ha visitato questo blog sperando in una mia presa di posizione anticonformista sulle recenti elezioni in Bielorussia, dove il filorusso Lukashenko, con verosimili brogli, ha vinto con l'83% dei voti.

Non posso certo lasciar cadere un invito che viene da una frazione quasi maggioritaria dei miei lettori. Eccolo servito:

Forza Lukashenko. E' indifendibile, ma rimane da sapere come siano gli altri: il deficit di democrazia nei paesi post-sovietici è strutturale, e i tragicomici rivolgimenti ucraini dell'ultimo anno dovrebbero portare a cautela. Insomma, basta con la retorica "arancione" a buon mercato.

Secondo, e più importante, non metterei la Federazione Russa di fronte a un'ulteriore perdita di influenza nello spazio ex-sovietico (e ricordiamo per es. che la Crimea era roba storicamente ed etnicamente sua, fu regalata all'allora repubblica sovietica ucraina nel '54 da Krushev). La sindrome di accerchiamento di cui soffre la Federazione Russa, e con qualche ragione, è pericolosa per tutti. Le potenze occidentali che l'alimentano stanno soffiando sul fuoco: avanti così, e in nome di una incauta ideologia "arancione" lo spazio ex-sovietico potrebbe trovarsi con una quantità di democrazia inferiore rispetto a quella attuale.

U.S. Calls Belarus Vote for Leader Invalid, The New York Times, 21 marzo 2001

"Tutto calmo a Minsk": Трижды президент Белоруссии - В Минске все спокойно, Вести.Ru, 19 marzo 2006