Tanta commozione, e gran parte del pubblico ha reagito alla mia decisione di riaccendere le stelle.
Del resto, già Gerardo Digeo affermava: "Son sensibles al tacto las estrellas / No sé escribir a máquina sin ellas".
(Non a máquina , ma al computer avrebbe scritto oggi, intendendo il proprio blog)
E Rafael Alberti, nel suo Marinero in terra, sotto alla stella metteva l'ancora e sopra, a significare molto, il vento:
¡Oh mi voz condecorada
con la insignia marinera:
sobre el corazón un ancla
y sobre el ancla una estrella
y sobre la estrella el viento
y sobre el viento la vela!
Ma il nostro Marinetti preventivamente ordinava, "ai grandi poeti incendiari, fratelli miei futuristi! ": Uccidiamo il chiaro di Luna!.
E non vi è appello: la luna sì che noi dobbiamo spegnere. Ecco il dilemma nostro: potremo nella nostra vita, mentre odiamo la luna, salvare le stelle?
Insomma visto che stai per una pericolosa china....ti dò una spinta
RispondiEliminaHo pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo...
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere,
di essere,
solo di essere,
l'essere triste lume o un sorriso...
Non ci sarà dunque,
per le cose che sono,
non la morte, bensì
un'altra specie di fine,
o una grande ragione:
qualcosa così, come un perdono?
Pessoa d*
Insomma visto che stai per una pericolosa china....ti dò una spinta
RispondiEliminaHo pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo...
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere,
di essere,
solo di essere,
l'essere triste lume o un sorriso...
Non ci sarà dunque,
per le cose che sono,
non la morte, bensì
un'altra specie di fine,
o una grande ragione:
qualcosa così, come un perdono?
Pessoa d*
¿Pessoa più radicale di Marinetti?
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