A Granada ho cercato di convincere Fabietto (nella foto, sotto al muro che taglia il Sacromonte) che non possiamo vivere senza un cielo stellato, e che per questo dovremmo spegnere tutto. Mi ha detto: "Tu sei cambiato". Solo con tre birre, nient'altro.
Sempre nel campo della spiritualità ho trovato questa scritta su un muro. La voglio proporre a Massimo per il comune progetto "minimal technologies". Dal maiale, al sublime (e ritorno, temo, o spero).
Poi ho trovato altre scritte.
Ecco un'intuizione degli anarchici:
Ora passiamo a una intuizione della chiesa al tempo di Franco (José Antonio Primo de Rivera fondò la Falange franchista).
Per ultimo, un bel cavallo con una coda al vento. Io amo le statue equestri.
Mah, a me questa tua affermazione sul "dobbiamo spegnere tutto" non mi sembra in contraddizione con il Lucio precedente che conoscevo. Certo, stiamo acquisendo una coscienza più profonda dell'ambiente e le stelle sono importanti. Ieri sentivo un'intervista in TV ad un operaio edile di Poschiavo che aveva vissuto a Milano e diceva, in sostanza, che "Milan l'è un gran Milan", ma in una grande città non si riesce più a distinguere le stagioni, e non parliamo di vedere le stelle. Inoltre aggiungeva che il suo lusso più grande è quello di decidere se avere silenzio oppure no. Effettivamente la scelta del silenzio è davvero un gran lusso nel mondo di oggi.
RispondiEliminaCaro Lucio, se sei cambiato, sei cambiato in meglio.
E' vero, il diritto al silenzio. Ho cercato di spiegarlo a Lucio, ma non stava mai zitto.
RispondiEliminafabio