venerdì 16 dicembre 2016

Profonda riflessione


Leggendo oggi i giornali, e pensando ad altre vicende accadute in questi giorni, e nei mesi passati, sono addivenuto a questa profonda riflessione:

In Italia, se non sei un cialtrone, non fai strada.

Ci si potrebbe scrivere la "fenomenologia della classe dirigente italiana": avere curriculum più o meno taroccati; essere plagiari e situarsi in alto nelle istituzioni, e osservare le cialtronate altrui in silenzio, facendole proprie, crea dipendenze reciproche, e possibilità più o meno grandi di ricatto, e tiene insieme un gruppo al vertice.

E un gruppo al comando (non si sa bene di cosa) che ha trovato il modo per tenersi insieme è esattamente la definizione di classe dirigente.

Qui sopra c'è la foto di Gramsci, che tanto scrisse sul concetto di "classe dirigente". E' un'associazione cialtronesca, ma, con questa nebbiolina che da due settimane permane e che mi si è infilata dentro le ossa e tra le giunture, mi sento così debole, e nutro una tal voglia di appartenere, anch'io. Prendetemi tra voi: saprò farvi sfigurare.

Nessun commento:

Posta un commento