lunedì 19 dicembre 2016

Pushing the envelope



Il ministro Poletti che afferma: "«Conosco gente che è andata via e il Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi»". L'omicidio dell'ambasciatore russo in Turchia. Sembra che tutti stiano spingendo l'inviluppo. Che in Italiano come espressione non funziona, ma vediamo Tom Wolfe', in "The Right Stuff" (1979):

"One of the phrases that kept running through the conversation was ‘pushing the outside of the envelope’... [That] seemed to be the great challenge and satisfaction of flight test."

Poi ricordi che l'ambasciatore russo Griboedov fu assassinato a Teheran l'11 febbraio 1829, e pensi che "l'inviluppo" è sempre stato spinto, da una parte o dall'altra.

Griboedov era persona molto interessante, e scrisse un libro famoso, Горе от ума. Lo comprai alcuni anni fa, a Mosca. In un'edizione elegante che si intitola "Prosa e versi"; un'opera omnia, penso. Non l'ho mai letto.

Non so se Andrei Karlov, l'ambasciatore assassinato oggi, avesse velleità letterarie. E' irrilevante, ma siamo come condannati a cercare collegamenti. O almeno, io lo sono. E dai miei collegamenti è rimasto fuori, poverello, il Ministro Poletti, dal quale ero partito. E' persona vacua, e quel che dice non ha neppure la dignità di essere sbagliato: è inutile.

Il titolo del libro di Griboedov può essere tradotto con "Che guaio l'ingegno!". Il New York Times parla di rotta di collisione tra Turchia e Iran. La Russia farebbe bene a tenersi fuori, per manifesto karma negativo: nei due paesi, si è già giocata due ambasciatori. Poletti. Wolfe. Buonanotte.



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