Ieri ho terminato la fase 2 del lockdown. Ho voluto rappresentare le ultime otto settimane - dal 9 marzo al 3 maggio - con un'opera grafica che a me pare molto bella. Anzi, è proprio un grafico, prodotto con Stata, che è un programma per l'analisi statistica dei dati. Non lo pubblico: dopo quasi due mesi così domestici ci sono tante persone comprensibilmente depresse e innervosite che non capirebbero il senso di quel che ho fatto. E invece un senso ce l'ha.
Oggi sono indeciso se iniziare la fase uno - chiudendomi in casa, e insomma invertendo la uno con la due - oppure la tre, operando un salto in avanti che però non esclude, a momento dato, di svolgere la uno al posto della quattro.
Mi sto occupando poco delle pandemia, che sto riducendo e banalizzando a un esercizio di conteggio cabalistico. Ognuno reagisce a suo modo; spero però che in tanti, ora che è permesso, escano e vadano a camminare nei parchi, a correre e a prendere il sole. Distanti gli uni dagli altri, che è questo l'importante.
PS. se vi interessa il grafico della fase due, e mi promettete che siete rilassati, contattatemi in privato. E' stato un gran lavoro, multicolore ma con tanto verde, lungo otto settimane.
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