domenica 30 marzo 2008

Granada

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A Granada ho cercato di convincere Fabietto (nella foto, sotto al muro che taglia il Sacromonte) che non possiamo vivere senza un cielo stellato, e che per questo dovremmo spegnere tutto. Mi ha detto: "Tu sei cambiato". Solo con tre birre, nient'altro.


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Sempre nel campo della spiritualità ho trovato questa scritta su un muro. La voglio proporre a Massimo per il comune progetto "minimal technologies". Dal maiale, al sublime (e ritorno, temo, o spero).


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Poi ho trovato altre scritte.


Ecco un'intuizione degli anarchici:


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Ora passiamo a una intuizione della chiesa al tempo di Franco (José Antonio Primo de Rivera fondò la Falange franchista).


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Per ultimo, un bel cavallo con una coda al vento. Io amo le statue equestri.

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2 commenti:

  1. Mah, a me questa tua affermazione sul "dobbiamo spegnere tutto" non mi sembra in contraddizione con il Lucio precedente che conoscevo. Certo, stiamo acquisendo una coscienza più profonda dell'ambiente e le stelle sono importanti. Ieri sentivo un'intervista in TV ad un operaio edile di Poschiavo che aveva vissuto a Milano e diceva, in sostanza, che "Milan l'è un gran Milan", ma in una grande città non si riesce più a distinguere le stagioni, e non parliamo di vedere le stelle. Inoltre aggiungeva che il suo lusso più grande è quello di decidere se avere silenzio oppure no. Effettivamente la scelta del silenzio è davvero un gran lusso nel mondo di oggi.
    Caro Lucio, se sei cambiato, sei cambiato in meglio.

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  2. E' vero, il diritto al silenzio. Ho cercato di spiegarlo a Lucio, ma non stava mai zitto.

    fabio

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