venerdì 14 settembre 2012
El loco solo
Già da qualche giorno ho terminato di leggere Locus Solus di Raymond Roussel.
Secondo certuni, se ci fosse più partecipazione politica il Paese potrebbe uscire dall'impasse. Oh stolti ingenui! E' vero il contrario: quando la smetterete di arabescare la mia bacheca di Facebook con le vostre futili osservazioni su Monti e Fornero, Bersani e Renzi (as if it mattered), e inizierete a leggere, con me, i capolavori della letteratura improbabile, allora sì che si creerà un clima, allora sì che faremo dei passi in avanti: ci siederemo intorno a un tavolo e decideremo tutto il necessario. Nel tempo che ci vuole per bere un caffè.
Raymond Roussel fu un pazzo solitario, uno scrittore poco letto e, in molti sensi, improbabile. Raccolgo tre buoni riferimenti per chi desideri tastare la sua traiettoria vitale, dall'opulente eccentricità della gioventù sino all'overdose di barbiturici in una stanza d'albergo a Palermo: qui, qui e qui. Michel Foucault gli dedicò una delle sue prime opere.
Locus Solus è un libro d'una follia ripetivamente barocca. Lo dovreste leggere, se davvero avete a cuore le sorti di questo Paese. In italiano non si trova piu: l'edizione Einaudi del 1982 è esaurita: anche la casta degli editori si oppone alla soluzione dei nostri problemi.
La versione digitale, in francese, è disponibile gratuitamente: Internet ci salverà.
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