mercoledì 12 settembre 2012

Scavalcando valli

L'anno scorso pensavo di aver inaugurato una nuova formula escursionistica, che avevo chiamato "il raid di settembre". Ma io sono un entusiasta e con facilità mi faccio tante idee che poi cambio sveltamente. Quest'anno, allora, ho scelto una riposante traversata di un giorno e mezzo, dalla stazione di Vernio sino a quella di Porretta Terme. Barando, che l'ultimo tratto era servito dal bus.



A "star bassi", lontano dal crinale, alla fine si fatica di più perché ad ogni passaggio di valle si deve scendere giù sino al torrente: più di duemila metri di dislivello.


A forza di incontrare delle "maestà" prima o poi mi convertirò, anche se non mi è ben chiaro a cosa.


Nel mio procedere militare mi è caro il concetto di "live off the land": un tecnicismo per dire che le mie sono escursioni di rapina.


Mele, more... quel che capita. Attendo che un'anima buona mi insegni a tirare il collo alle galline...


...per poi rapidamente scappare, dopo il brigantaggio, in alto, al sicuro.


Magari, per trovare rifugio a Chiapporato, dove ancora abitano le stesse due persone che intravidi l'ultima volta che vi passai, 18 anni fa. Madre anziana e figlia.


Penso che con loro potrei trovare un accordo. Penso che si abituerebbero all'idea che c'è uno che ha piantato la tenda in cima al paese, proprio davanti al cancello del piccolo cimitero. Non farebbero la spia, le due signore di Chiapporato.


Altrimenti, potrei proseguire per occupare questa casa abbandonata, ma ancora dotata di qualche confort.

Oppure, la smetto di andare in montagna e mi trovo un hobby più normale. Il golf. Chissà come la prenderanno le due abitanti di Chiapporato quando mi presenterò con le mazze, le palline, e tutte quelle cose per giocare a golf che si vedono nei film: épater la paysannerie.

Nessun commento:

Posta un commento