domenica 20 luglio 2014

Maggio e giugno

Prima della Majella, c'era stato maggio e giugno.

A Cà Sassello si arriva da Premilcuore, meglio se dalla Trattoria del Cervo.



Si trova in una valle del tutto isolata dove la notte è nera.



Ci sono le mucche.




Da lì si sale verso il crinale.



E si scende sino a Fiumicello.



Dove si trova un bel mulino.

Vi sono altri monti, sopra Pistoia.



Si sale da Pracchia, dove vi sono ben due stazioni ferroviarie. Attualmente, non funziona nessuna delle due.



Sino al Rifugio del Montanaro, dalla cui terrazza si vede benissimo Pistoia.



E la luna.



Insomma, ci si dorme bene.



Il mattino presto, dal Poggio dei Malandrini si vedono montagne lontane.



La macchia di neve, distante, è il Passo dello Strofinatoio, dal quale si deve passare.



Per arrivare al Lago Scaffaiolo.



Proseguendo per un altro crinale, si incontrano dei fiori. L'ho già scritto che sono sensibile.

La seconda notte è presso il Rifugio di Montecavallo, attualmente catturato dalle forze del male. Ma basta piantare la tenda su un piccolo poggio poco distante, perché un modesto sperone defletta le onde negative. Si gode allora, da una magnifica terrazza, dell'eccellente vista della Valle del Randaragna.

Poi, sempre in maggio-giungo, Edinburgo.



Vi ho visto persone prendere il sole.



E un ragazzo saltare su uno skateboard.



Ho scovato un'altra versione casereccia del Flatiron Building, che mi appassiona.



E ho contemplato un Buddha della scuola Gandhara.

Io penso che i mesi di maggio e giugno, in cui più lunghe sono le giornate, debbano essere così.

1 commento:

  1. Che bello questo post, se posso permettermi, bello bello, i racconti illustrati che piacciono a me!

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