mercoledì 8 febbraio 2012

Буран


Mi incuriosisce sempre l'adozione di parole nuove che, nello spazio di un mattino, (di solito) scompaiono. E' il turno di "buran", tempesta di neve in russo. Chissà a chi è saltato in mente.

Per me "buran" è lo space shuttle sovietico, che andò in orbita soltanto una volta, nel 1988, senza pilota. Poi tutto andò in pezzi, e anche il Buran: nel 2002 gli crollo sopra il tetto dell'hangar.

Una copia del Buran è a Gorky Park a Mosca, e pagando puoi entrarci. La vidi per la prima volta più di dieci anni fa. Mi fece molta tristezza, come Buffalo Bill nel circo. Fu lì che per la prima volta appresi del Buran; era settembre e non c'era neve.

Questo detto, mi pare di capire che buran abbia la stessa radice di bora e, secondo Wikipedia, "the same root is found in the name of the Greek mythological figure of Boreas/Βορέας, the North Wind. Historical linguists speculate that the name may derive from a Proto-Indo-European root *gworh- meaning mountain."

Questa riflessione mi pare un gran modo per cominciare la giornata. A proposito, le previsioni del tempo, per il finesettimana danno buran.

Nessun commento:

Posta un commento