venerdì 10 febbraio 2012

Luigi Frati


Del resto, la mitizzazione de La Cava, e l'idea romantica dell'avo contadino armato di fucile che va a Roma per difenderla dai preti e dai Frati (vedi sotto), mi dà il destro per aggiungere un corollario: non ho parenti all'università. All'Università di Bologna temo di non aver neanche molti amici. Il nostro Rettore, che è un latinista, per esempio pare che se la sia presa con me perché gli ricordai Tacito: omnium consensu capax imperii nisi imperasset. Ma questo è un altro discorso. O forse no, entra nella narrativa complessa e complessiva insieme con La Cava, con la Repubblica romana e con altre cose che non starebbe bene raccontare qui.

Dicono che tra un po' riprende a nevicare, e questo mi rallegra molto.

"«Parentopoli? Ma perché non parlate di "Ignorantopoli"? Questo è il vero problema dell'università italiana. Voi giornalisti fate solo folklore!», sibilò il rettore della Sapienza Luigi Frati al nostro Nino Luca. Ma la Procura non è d'accordo: papà, mamma, figlia e figlio docenti nella stessa facoltà sono troppi, come coincidenze."

Nei fatti volevo scrivere un'altra cosa. Luigi Frati, che schifo: un caffè con te, mai.

Il declino della Sapienza all'ombra di Parentopoli: è al 430°posto nel mondo, Gian Antonio Stella, Il Corriere della Sera, 10 febbraio 2012.

3 commenti:

  1. E vabbe', pero'... ci stai insegnando che la Normale si e' rifatta i calcoletti, e con i calcoletti suoi lei e' prima nel mondo e Sapienza e' ultima?

    Pare che anche la squadra di calcio di Avellino si sia rifatta i calcoli, e con i suoi calcoli (contano anche i premi Nobel, ehh) ha vinto sei scudetti, ed e' senza dubbio la migliore squadra di Italia: nella vita vera sta in promozione.

    Diamo a Frati quel che spetta a Frati, ma diamo alle formichine che stanno a Sapienza quel che spetta a loro...

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  2. Caro Enzo, ho il massimo rispetto per La Sapienza, e giustamente il "ricalcolo" di non so chi e cosa non è notizia. Non ho però nessun rispetto per un rettore attorniato di parenti operosi accanto a lui. Francamente, questa gente non la sopporto più. Posso solo aggiungere che Frati fu eletto a maggioranza, e questo potrebbe aggiungere un pezzo di ragionamento sulle nostre responsabilità collettive nello sfacelo che osserviamo. Ma oggi, dato anche che impaziente aspetto la neve, non vorrei rovinarmi la giornata lieta con ragionamenti difficili. Un abbraccio

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  3. Caro Lucio, anche io aspetto la neve. Ho detto "Diamo a Frati quel che spetta a Frati", e continua a sembrarmi che nella breve frase ci sia la gran parte di quel che c'e' da dire. Un abbraccio siberiano a te. Enzo ps si', la Sapienza lo ha votato a maggioranza, e' vero.

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