Ogni grande impresa, mi dissero in Russia, inizia mangiando e bevendo. Il teatro di Stanislavski, per esempio, prese forma nel corso di una cena che durò 18 ore. Ieri sera, Alberto, Salvatore e io, per suggellare il nostro patto, ci siamo limitati a sei ore, prima all'Osteria del Sole, poi da Leonida.
Abbiamo molto brindato, per lo più a tocai, o "friulano", come lo chiamano ora. Al "Sole" abbiamo anche brindato alla Repubblica. Ieri era infatti il 9 febbraio, che dovrebbe essere festa nazionale. Nel febbraio del 1849, si narra, per la prima volta un Picci entrò a Roma. Aveva il fucile in spalla e, al seguito del triunviro Aurelio Saffi, era a difendere la Repubblica romana. Non sono del tutto sicuro della veridicità di questa voce, ma non importa, perché fa il paio con la mitizzazione della discarica de La Cava in cui sono cresciuto.
Da Wikipedia: "It was Stanislavski's historic meeting with Vladimir Nemirovich-Danchenko on 22 June 1897, however, that would create what was called initially the "Moscow Public-Accessible Theatre" but which came to be known as the Moscow Art Theatre (MAT).[73] Their eighteen-hour discussion—lasting from lunch at 2pm in a private room in the Slavic Bazaar restaurant to 8am the following morning over breakfast at Stanislavski's family estate at Liubimovka—has acquired a legendary status in the history of theatre".
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